IN ARRIVO IL NUMERO DI TOSCANA OGGI DATATO DOMENICA 6 NOVEMBRE
È in arrivo nelle case degli abbonati e nelle parrocchie il numero di Toscana Oggi datato domenica 6 novembre. Qui trovate la prima pagina del dorso diocesano.
La foto di apertura della prima pagina di Vita Nova è dedicata a Jo Santabarbara. Il nostro settimanale hagià raccontato in passato la sua storia. Jo è nata a Pisa nel 2017 con la diagnosi – già prenatale – di sindromicità di Vacterl e di una scoliosi derivante da emivertebre multiple. Possibilità terapeutiche all’epoca in Italia non ne esistevano, e non ce ne sono tuttora: l’unica strada percorribile, lunga, tormentata, costosa, era in Florida, al Paley Institute dove presta servizio il dottor Dror Paley: è quella che nel 2020 è stata intrapresa. Nelle scorse settimane Jo Santabarbara è volata in America, dove ha subito un ulteriore intervento, fortunatamente ben riuscito. Ci racconta tutto Maria Rita Battaglia a pagina III.
«Protege, Virgo, Pisas»: lo scorso martedì 25 ottobre la città si è affidata all’intercessione della Madonna, venerata sotto il titolo di Sotto gli Organi. Radunandosi in preghiera sotto la sacra icona, appoggiata su un trono di bronzo già utilizzato per la peregrinatio mariana del 1949, posto ai piedi del presbiterio e addobbato da un’infinità di lilium, rose ed orchidee. È stato l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto a guidare la preghiera, dopo aver presieduto una concelebrazione eucaristica, concelebrata da venti confratelli, per lo più in servizio nella città capoluogo, assistiti dal diacono sacrista Massimo Mariancini e dai diaconi Michele Rosati ed Augusto Borghi. Quando le aggregazioni laicali riunite nella consulta diocesana hanno iniziato a recitare il rosario che precedeva la Messa, papa Francesco aveva da poco preso parte al Colosseo all’atto finale dell’incontro delle religioni promosso dalla comunità di Sant’Egidio, firmando un appello comune con i leader di altre fedi. E pace per il mondo e per ciascuno di noi ha invocato l’Arcivescovo in apertura di celebrazione, animata dalla cappella musicale del Duomo. Lo racconta Andrea Bernardini a pagina II.
In Italia convivono 225 diocesi. E queste, in alcuni casi, sono il risultato dell’accorpamento con un’altra o altre due diocesi. Realtà relativamente piccole, talvolta spopolate o comunque abitate da una popolazione anziana. Ciascuna diocesi ha una chiesa-cattedrale. Ma poche cattedrali sono dotate di un ente, una fabbriceria che si occupa della gestione, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio di arte e di fede lì conservate. La Cattedrale di Pisa, con il suo campanile più celebre al mondo, il Battistero ed il Camposanto e la gestione dell’Opera della Primaziale, è un caso tutto sommato atipico: ci sono cattedrali la cui gestione è decisamente più familiare. Lo ha ricordato don Luca Franceschini, sacerdote della diocesi di Massa, neodirettore dell’ufficio nazionale dei beni culturali ed edilizia di culto, intervenuto nei giorni scorsi al convegno delle fabbricerie europee, da undici anni convocate a Pisa dall’Opera della Primaziale per confrontarsi su questo o quell’aspetto attinente al quotidiano del loro servizio. Il convegno di quest’anno ha voluto indagare su come la scienza possa essere di aiuto nel restauro di una cattedrale o di un’opera d’arte lì ospitata.
Molto raramente capita di osservare qualche turista – sulla strada per il Duomo – che si sofferma a guardare la facciata di Santo Stefano e.m., sicuramente ignaro dell’epoca di costruzione di questa chiesa. Per sapere chi e quando ha messo su queste pietre bisognerebbe risalire su su, per oltre trenta generazioni: tante hanno pregato, prima di oggi, tra queste stesse mura. Ma l’età di questa chiesa corrisponde esattamente a 900 anni? La domanda è stata posta al professor Stefano Sodi, docente di storia antica, storia medievale e storia della chiesa, invitato a tenere una conferenza nell’ambito delle iniziative per celebrare questa ricorrenza. Lo scrive Umberto Penco a pagina VI del settimanale.
Sorrisi, abbracci, mani che si incrociano. Gli animatori della Pastorale giovanile della Valdiserchio sono tornati a servire i ragazzi loro affidati. Quest’anno lo faranno con una marcia in più, forti anche dell’esperienza di fraternità vissuta nelle scorse settimane dalle monache Benedettine di Pontasserchio e che resterà a lungo nel loro cuore e nella loro mente. Come racconta Elena Bertocchini a pagina VII.
Per informazioni sulle tariffe degli abbonamenti 2023 e per sapere come rinnovare o sottoscrivere un nuovo abbonamento telefonare allo 050 565543 o allo 055.2776629.