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Saluto alle autorità in occasione dell’ordinazione episcopale

Saluto alle autorità in occasione dell’ordinazione episcopale
Domenica del Buon pastore Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Pisa, Piazza del Duomo – 11 maggio 2025

Signor Sindaco della città di Pisa, Eccellenza Signora Prefetto, Signori Sindaci dei Comuni e Presidenti della Province della Diocesi di Pisa, Signor Presidente del Consiglio Regionale, Signor Operaio Presidente dell’Opera Primaziale, Autorità civili e militari.

La vostra presenza oggi è un segno di grande valore e significato per me e per tutti noi. Voi rappresentate e ci presentate una terra, una storia, una carne, della quale anch’io d’ora innanzi voglio far parte con tutto me stesso. Lo Spirito che tra poco verrà invocato sulla mia povera persona farà di me, nella misura in cui sarò capace di accoglierlo e di essergli docile, uno strumento per il bene di questo popolo, del nostro popolo, al quale – con ruoli e doni diversi – siamo stati preposti come guide.

In questa missione saremo a fianco gli uni degli altri, ci aiuteremo per poter a nostra volta aiutare gli uomini e le donne di questa comunità. Camminando insieme avanzeremo verso la meta, ma anche ci avvicineremo gli uni agli altri, ci conosceremo, ci faremo prossimi ai bisogni dell’altro, ne scopriremo i doni e le potenzialità, porteremo insieme la fatica e il dolore, condivideremo i momenti di gioia e di festa.

Da voi ho molto da apprendere: bisogni visibili e ancor più invisibili delle persone, doni, fatiche, sofferenze, gioie e consolazioni di questa comunità. Tutto ciò voi lo portate ora in questa celebrazione e noi riceviamo dalla vostre mani la vostra offerta e la uniamo a quella del Signore della vita, perché su tutta questa umanità scenda la sua benedizione.

Nella Chiesa di Cristo la benedizione è data in forma di croce, nominando i santi nomi delle persone della Trinità. Questa croce ogni vescovo la porta sul petto, grande, ben visibile. Non è semplicemente un’insegna, e tanto meno un ornamento. È il segno della benedizione di Dio per tutti coloro che il pastore incontra. È la memoria dell’evento da cui è scaturita e continua a scaturire la vita, non la semplice vita biologica, fragile e costantemente bisognosa di protezione, ma la vita forte della relazione con l’altro, la vita che ci protegge e ci fa uomini e donne amati, capaci a loro volta di amare e generare amore.

Sono arrivato in questa piazza, non a torto detta dei Miracoli, accompagnato da un folto gruppo di giovani. È il primo dono che ho ricevuto da questa città, uno dei più importanti, il dono dei giovani e con loro la promessa del futuro. Ma è anche un richiamo a prendere su di me, e permettetemi di dire: su di noi, il dolce carico e il peso leggero della loro formazione non solo intellettuale, ma anche umana, civile e spirituale. Pisa è una città antica, ricca di arte, di cultura e di storia, ma è soprattutto una città viva, nella quale poter apprendere e coltivare la sapienza più importante e complessa, quella di essere uomini e donne pienamente umani.

Grazie per esserci, cari amici e amiche, fratelli e sorelle! Grazie per accompagnarmi nel cammino al servizio di questa umanità!