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Vita Nova del 4 Dicembre 2022

IN USCITA IL NUMERO DI TOSCANA OGGI DATATO DOMENICA 4 DICEMBRE
È in uscita il numero di «Toscana Oggi» datato domenica 4 dicembre. Qui trovate la prima pagina del dorso diocesano.

La foto di copertina – realizzata da Gabriele Ranieri – è dedicata al seminario Santa Caterina in festa per la santa patrona. Lo scorso venerdì 25 novembre, al mattino, concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e concelebrata dai vescovi afferenti al seminario interdiocesano: Paolo Giulietti (Lucca), Mario Vaccari (Massa Carrara-Pontremoli), Roberto Filippini (Pescia) e Roberto Campiotti (Volterra). Sull’altare una cinquantina i celebranti, tra i quali, insieme al rettore monsignor Francesco Bachi, parroco di Santa Caterina, i rettori diocesani, il vicerettore don Simone Barbieri e il padre spirituale monsignor Marcello Brunini; tutti i parroci dove i seminaristi fanno esperienza pastorale, preti della città e preti amici, i diaconi Moreno Volpi, economo, e Alessandro Montalto, della parrocchia di Santa Caterina.
Nella chiesa gremita era inconsueta una presenza così significativa di giovani, gli studenti di ogni ordine e grado dell’Istituto diretto da Roberta Cesaretti e toccante ascoltarli acclamare, recitare, cantare, pregare. Ed erano in molti anche per l’ultimo appuntamento della giornata di festa: la celebrazione dei secondi vespri, nella stessa chiesa, presieduta dall’Arcivescovo, e il conferimento del ministero del lettorato a Simon Pietro Agbolo e Francesco Federico, candidati all’ammissione all’ordine sacro del Seminario maggiore interdiocesano. Ci racconta tutto Maria Rita Battaglia a pagina II del settimanale.

Giuseppe Toniolo si era fatto un programma giornaliero «dei suoi studi» come «della sua vita cristiana». Lo  racconta Teresa, una delle figlie del sociologo ed economista cattolico, proclamato beato il 29 aprile di dieci anni fa: la mattina il padre partecipava alla Messa e chiedeva la Comunione. Lettura spirituale durante la colazione, «poi si ritirava nello studio e si dedicava ai suoi lavori scientifici». Nel pomeriggio, «quando non aveva le lezioni, si dedicava agli studi sociali». La sera, nella breve uscita, non mancava mai una visitina in chiesa. «Dopo cena la corrispondenza. Una volta a settimana la sua confessione. Una volta al mese un giorno di ritiro». Le parole di Teresa, rilasciate al processo di beatificazione del padre, e riportate in apertura del libro di Alberto Guasco («Giuseppe Toniolo e Pisa (1879 -1918). Percorso di lettura», Pacini Editore 2022) rendono l’idea di un padre metodico, impegnato nel suo lavoro di studioso e di docente, ma anche capace di coltivare la sua vita spirituale, non rinunciando mai alle occasioni che avrebbero potuto nutrirla. Cristina Sagliocco presenta il libro a pagina III.

Era il 21 novembre del 1982 quando l’arcivescovo Benvenuto Matteucci consacrava la nuova chiesa parrocchiale di Ghezzano. Una festa di popolo accompagnò l’inaugurazione, a lungo desiderata dalla comunità e dal suo pastore, don Mario Stefanini. La comunità di Ghezzano ha festeggiato, in queste settimane, i quarant’anni dalla consacrazione della chiesa. Domenica 20 novembre, in oratorio, risate a crepapelle grazie alla Brigata dei dottori che aveva messo in scena la commedia «L’Aspirazione» scritta da Giancarlo Peluso. La sera successiva, nell’anniversario della consacrazione, l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ha presieduto una concelebrazione eucaristica concelebrante l’attuale parroco don Alessio Lenzarini. Monsignor Giovanni Paolo Benotto ha anche benedetto una nuova piccola cappella, «ricavata» da una sala a forma triangolare, progettata dall’architetta Ilaria Mari e arredata in legno da Roberto Marchetti: in questo luogo, d’ora in poi, sarà celebrata l’Eucarestia nei giorni feriali. Intanto, in oratorio, Alessandro Casarosa, «memoria storica» della comunità di Ghezzano, ha allestito una mostra fotografica. Racconta la vita di una comunità e i parroci che l’hanno servita. Ci racconta Andrea Bernardini a pagina IV.

La siccità, gli eventi climatici estremi , i costi energetici alle stelle e i carrelli della spesa sempre più cari, il capolarato e la tutela dei diritti dei lavoratori. È tempo di bilanci per l’annata agraria 2022. Un’annata che presenta molti punti critici. Cerchiamo di ricostruirli grazie a Lara Azie responsabile per le province di Pisa e Livorno del sindacato Fai (aderente alla Cisl) che tutela i diritti degli operai e degli impiegati agricoli. Lara Azie è stata intervistata da Andrea Bernardini. L’intervista la si può leggere a pagina VI del settimanale.

A chi scende da Mosceta o dagli alpeggi percorrendo il sentiero 122, nei pressi di Col a Iapoli, appaiono ad un tratto – in basso – due borghi tanto vicini da sembrare gemelli. Nella bella stagione il fogliame impedisce di leggerne la forma che invece dall’autunno fino alla tarda primavera risalta nitida e precisa. In caso di nevicata va ancora meglio, perché i contorni dei due abitati si ritagliano netti nel candore: a destra la sagoma di un pesce, a sinistra un rettangolo adagiato sul pendio, una torre e uno snello campanile, dirimpettai l’una l’altro, puntano due lembi contigui di cielo. La struttura ittiforme di Pruno è in sintonia con le piccole trote che guizzano nei bozzi di Triccella. I più svelti le catturano a mani nude. A tradirle il balenio rossastro che punteggia la pelle e cattura la luce. Sono ottime arrostite sulla griglia, insaporite di erbe e non di sale.
Pesca a parte, Pruno e Volegno fanno la gioia degli urbanisti: divisi da una spanna di strada asfaltata oggi, di mulattiera ieri, rappresentano due ambìti esempi: centro di costone Pruno, come Monteggiori nell’altra Versilia, centro di pendìo Volegno al pari di Retignano, Levigliani, Terrinca e Pomezzana in quel di Stazzema. Ce ne parla Anna Guidi a pagina VII del settimanale.

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