IN USCITA IL NUMERO DI TOSCANA OGGI DATATO DOMENICA 11 DICEMBRE
È in uscita il numero di Toscana Oggi datato domenica 11 dicembre. Qui trovate la prima pagina del dorso diocesano.
Sono trascorsi esattamente cinquecento anni da quando a Barga ebbe inizio la tradizione del doppio del 7 dicembre, vigilia della festa dell’Immacolata. Anche mercoledì sera per un’ora intera i campanari di Barga hanno fatto oscillare le campane della torre del duomo: la Maria, la San Cristoforo e la Concetta, battezzata così proprio in onore della ricorrenza. Al doppio si accompagna la fiaccolata che, guidata dal nostro Arcivescovo, ha portato in processione la venerata immagine della Madonna del Molino, per cui a Barga le due declinazioni coincidono e si festeggiano assieme per una decisione che data, appunto, mezzo millennio. Al «doppio dell’Immacolata» è dedicata la foto di copertina di questo numero e un ampio servizio di Anna Guidi.
Era il 9 agosto del 1173 quando fu posta la prima pietra del campanile del Duomo di Pisa. Nel 2023, dunque, ricorreranno 850 anni dalla fondazione del campanile, una delle «icone» dell’Italia nel mondo. L’organizzazione e la gestione delle celebrazioni dell’evento saranno affidate ad un apposito comitato, ufficialmente insediatosi e presentato alla stampa nei giorni scorsi. Il comitato è «frutto» di una intuizione di Paolo Castaldi consulente e sales manager e di Leonardo Ristori, marketing manager e giornalista. Intuizione sposata dall’Opera Primaziale, l’ente incaricato di tutelare e valorizzare i monumenti della Piazza dei Miracoli. Ce ne parla Andrea Bernardini a pagina IV del settimanale.
Intanto la Cattedrale di Pisa ospiterà – il prossimo giovedì 15 dicembre alle ore 21 – il consueto appuntamento con il concerto di Natale, voluto ed organizzato dall’Opa con il contributo di Fondazione Pisa e Ministero della Cultura. Quest’anno il programma propone un omaggio al compositore pisano Giovan Carlo Maria Clari. Riccardo Donati, suo successore come attuale maestro di cappella, dirigerà il «Te Deum» e il «Magnificat» due opere trascritte da Donati stesso e non ancora pubblicate e l’«Ave Maris Stella» trascritta da Pietro Pecchiai nel 1930 per la Società Amici della musica di Pisa.
La tv cambia, ma non è in crisi. Ne è convinto Andrea Fagioli, giornalista professionista, già direttore di «Toscana Oggi» e da molti anni critico televisivo di «Avvenire». Andrea Fagioli sarà il prossimo ospite dei «Thè di Toscana Oggi» in programma mercoledì 14 dicembre alle ore 16 nel cenacolo della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa. Titolo dell’incontro culturale: «Quel che resta della tv». Andrea Fagioli sarà intervistato dalla collega Lorella Pellis, curatrice della pagine di «Inventario» del nostro settimanale. Animerà l’incontro Tartitarta con la sua vignetta live. A conclusione dell’iniziativa, thé e pasticcini preparati dai volontari dell’Unitalsi di Pisa. Ingresso riservato agli abbonati al settimanale diocesano. Chi non lo fosse può comunque sottoscrivere all’ingresso un abbonamento minimo di dieci euro, che dà diritto a partecipare a due thé e a ricevere Toscana Oggi e Vita Nova in prova per un mese.
«Santo Padre, che cosa mi ha fatto?» chiese l’allora arcivescovo José Tolentino de Mendonca a papa Francesco, il giorno della creazione a cardinale, nel 2019. «Ricordati che tu sei la poesia» fu la risposta del Papa. È recente invece la nomina di monsignor Tolentino a prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, successore del cardinal Ravasi. È con la presentazione del libro del cardinale portoghese, «Il papavero e il monaco» che il Servizio cultura e università dell’arcidiocesi ha voluto celebrare, il 2 dicembre scorso, i suoi trent’anni di attività, davanti a un pubblico attento, nell’auditorium «Giuseppe Toniolo». Ce ne parla Maria Rita Battaglia a pagina VI del settimanale.
Forse in pochi sanno che anche in Italia ci sono tanti piccoli Alfie e Charlie. Bambini che conoscono la malattia e la sofferenza prima degli altri e troppo presto, la cui vita dipende da macchine, ventilatori e mascherine. Con loro ci sono le famiglie, in moltissimi casi senza riferimenti o aiuti, alle quali l’associazione «Respirando» si rivolge per offrire supporto e creare condivisione.
«Respirando» è nata nel 2005, dall’incontro di una mamma, Francesca Baldo, medico (in servizio nel Pronto soccorso a Lucca) e madre di Carol, con il dottor Renato Cutrera, primario dell’area semintensiva pediatrica dell’ospedale «Bambino Gesù di Roma».
Racconta Francesca: «Era dicembre 2015. Ero ricoverata con mia figlia Carol per i consueti controlli nell’area semintensiva pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù a Roma, quando inaspettatamente entrò nella nostra stanza il dottor Renato Cutrera, il primario. Mi volle parlare dei bambini medicalmente complessi di cui si prende cura il suo reparto e dei loro bisogni. Bambini che hanno bisogno di essere aiutati a respirare con mascherine o con la tracheostomia da ventilatori meccanici, o che vivono in ossigenoterapia 24 ore a giorno. E che hanno bisogno di essere alimentati tramite sondino naso-gastrico e Peg, o tramite Cvc (alimentazione per via venosa). Si tratta, in genere, di piccoli che presentano patologie neuromuscolari, neurologiche, neuro-metaboliche, sindrome di Ondine e altre malattie rarissime. Molte non sono curabili e, anzi, sono spesso evolutive». Ecco «il dottor Renato Cutrera riteneva indispensabile far nascere un’associazione che potesse rappresentarli per la condizione medica che condividevano e non per la malattia che li aveva colpiti». La storia di «Respirando» – raccontata da Andrea Bernardini – è a pagina III del settimanale.
Renato Bovani e Rosalia Del Porro sono una coppia nella vita e negli studi. Insieme entrano ed escono da archivi di ogni genere e si dividono i vecchi giornali da leggere, alla scoperta di documenti e articoli che parlano dei primi cinema stabili aperti a Pisa. Renato e Rosalia sono gli autori de «Il cinema a Pisa. Dalle origini alla Grande Guerra 1897-1915» edito da Ets (euro 25). Si tratta di un libro prezioso, per ricostruire la storia pisana attraverso le lenti dei proiettori di «immagini in movimento». L’ha letto per noi Luigi Puccini e la sua recensione è a pagina VII del settimanale.
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