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Linee guida  per  i  Consigli Pastorali  di  Vicariato

«Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti».

(Ef 4, 4-6)

  • PREMESSA 

La consultazione dei Consigli Pastorali di Vicariato effettuata nei mesi di settembre – ottobre 2020 ha messo in evidenza la necessità di avere delle “linee guida” comuni per tutti i Consigli Pastorali di Vicariato, così da rendere più evidente il valore della comunione nella nostra Chiesa pisana e l’impegno a condividere sempre più coralmente le scelte pastorali che abbiamo cercato di realizzare nell’ultimo decennio.

A partire dal 2010, con l’articolazione del tessuto parrocchiale diocesano in Unità Pastorali, abbiamo scelto di valorizzare questa strutturazione che, senza discapito alla vita delle singole parrocchie, soprattutto quando un parroco si trova a guidarne diverse insieme, potesse progressivamente attivare un cammino comune, nello spirito dell’integrazione reciproca e sempre nell’ottica della più autentica comunione.

Si è trattato di una scelta indispensabile a causa della riduzione del numero dei presbiteri, ma anche e soprattutto dettata dalla necessità che, superando ogni campanilismo particolaristico, si assumessero come stile di vita ecclesiale un più coraggioso spirito missionario, la valorizzazione delle diverse vocazioni e della pluralità dei ministeri, il bisogno di una comunione sempre più visibile e coinvolgente tra tutti i membri del popolo di Dio, e una attenzione mirata e specifica al territorio in cui la nostra Chiesa annuncia il Vangelo, celebra il mistero della Salvezza ed esercita il servizio della Carità.

La scelta di far nascere le Unità Pastorali, ha ricevuto una qualche ufficialità nella Istruzione della Congregazione per il Clero su “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa” del 20 luglio 2020, che per la prima volta parla anche di Unità Pastorali (cfr n. 42-45 e 54-60).

Tenendo conto di quanto è affermato dal Codice di Diritto Canonico e dalla Istruzione della Congregazione per il Clero, sopra ricordata, vengono offerte le seguenti Linee Guida per un nuovo rilancio dei Consigli Pastorali di Vicariato e il loro corretto funzionamento, quali strumenti necessari di collegamento, di integrazione e di visibile comunione tra tutti i membri del Popolo di Dio nella conduzione sinodale della vita della nostra Chiesa pisana.

  • NATURA E COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE DI VICARIATO

Il Vicariato è un raggruppamento di Unità Pastorali limitrofe (cf. CIC, 374 § 2) presieduto da un presbitero nominato dal Vescovo e definito «Vicario», che ha il compito di «promuovere e coordinare l’attività pastorale comune» (CIC, 555 § 1).

Il Vicario, per svolgere il suo servizio, è supportato da un Consiglio, definito «Consiglio Pastorale di Vicariato» (CPV), formato da rappresentanti delle Unità Pastorali del territorio.

Il CPV ha il ruolo di mediazione tra il Piano Pastorale Diocesano e l’attività delle singole Unità Pastorali e viceversa. 

Per compiere questa funzione è importante che i consiglieri siano rappresentativi dei rispettivi Consigli Pastorali di Unità Pastorale (o, eventualmente, dei Consigli Pastorali Parrocchiali) di provenienza. Al contempo è essenziale che il Vicario presenti costantemente al Vescovo le istanze del Vicariato.

In tal senso, il CPV è strumento di collegamento necessario per vivere la comunione ecclesiale tra il «centro» e la «periferia» e viceversa.

Il CPV è composto da:

  • il Vicario foraneo che lo convoca e presiede;
  • rappresentanti laici dei Consigli Pastorali dell’Unità Pastorale e dai Consigli Pastorali Parrocchiali, garantendo la rappresentatività;
  • i presbiteri e i diaconi del Vicariato;
  • rappresentanti delle varie comunità religiose maschili e femminili presenti nel territorio;
  • i due rappresentanti laici del Vicariato nel Consiglio Pastorale Diocesano;
  • il/la rappresentante della Segreteria Vicariale di Pastorale Giovanile. 

I rappresentanti laici del CPV sono scelti dai Consigli di Unità Pastorale e dai Consigli Pastorali Parrocchiali.

Il CPV si riunisce almeno 4 volte all’anno secondo l’ordine del giorno stabilito dalla segreteria.

Il CPV ha la durata del mandato del rispettivo Vicario (5 anni). Ogni anno la composizione del CPV viene sempre verificata per salvaguardare la rappresentatività.

  • I COMPITI DEL CONSIGLIO PASTORALE DI VICARIATO

Il CPV ha come compiti principali quelli di:

  • ascoltare le esigenze ecclesiali e civili del territorio per riportarle all’Arcivescovo e al Consiglio Pastorale Diocesano e per poter crescere come comunità cristiana nella lettura dei bisogni reali;
  • far conoscere il Piano Pastorale Diocesano alle Unità Pastorali e supportare la sua attualizzazione;
  • curare la sinergia con i Centri, gli Uffici Pastorali della Diocesi e le sedi di zona della SFTP;
  • formarsi e formare all’esercizio della corresponsabilità e alla condivisione delle gioie e delle speranze, delle tristezze e delle angosce degli uomini e delle donne del nostro tempo (cf. GS 1), con particolare attenzione agli operatori pastorali;
  • organizzare azioni pastorali comuni; per questo è utile strutturare il CPV almeno secondo le tre commissioni per gli ambiti pastorali di catechesi, liturgia e carità. Ognuna di queste commissioni sia composta da uno o due presbiteri, da alcuni laici e – laddove essi sono presenti – da un/a rappresentante delle comunità religiose. Nella composizione delle commissioni si favorisca la rappresentatività territoriale, di genere e di età;
  • promuovere la sensibilità per il mondo giovanile e vocazionale in collaborazione con il Servizio di Pastorale Giovanile e il Centro Diocesano Vocazioni;
  • individuare, attivare e incrementare gli ambiti pastorali più carenti nel Vicariato;
  • occuparsi del rapporto con le istituzioni civili e le associazioni culturali, supportando le singole Unità Pastorali;
  • promuovere la comunione con le associazioni ecclesiali presenti nel Vicariato.
  • LA SEGRETERIA DEL CONSIGLIO PASTORALE DI VICARIATO

Il CPV si deve dotare di una propria segreteria che il compito di:

  • stabilire il calendario (almeno quattro incontri all’anno);
  • redigere l’ordine del giorno di ciascuna riunione;
  • redigere il verbale di ciascuna riunione;
  • approntare momenti di verifica e di valutazione del lavoro svolto.

La segreteria del CPV è composta da:

  • il Vicario;
  • il Presbitero rappresentante del Vicariato nel Consiglio Presbiterale;
  • i due rappresentanti del Vicariato nel Consiglio Pastorale Diocesano;
  • un rappresentante per ogni ambito pastorale attivo nel CPV.

Pisa, 1 luglio 2021

+ Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo