SABATO 15 NOVEMBRE 2025 ore 18.00
IN DIALOGO PER RITROVARE L’UMANITÀ
Ci incontreremo interrogandoci sul come viviamo le nostre fedi a Pisa.
Via Bonanno 95 – PISA, salone della parrocchia S.Cuore seguirà apericena offerto dalle varie comunità – INGRESSO LIBERO

XXIV Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico 27 ottobre 2025
In dialogo per ritrovare l’umanità
«L’orrore e il dolore che ci sovrastano in questi tempi nefasti, nei quali il profitto prevale sulla giustizia, la guerra sulla pace», scrivemmo nell’appello per la XXIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico. Questo orrore e questo dolore ancora irrompono nelle nostre vite. Noi credenti nel Dio Clemente e Misericordioso (Corano, Sura Al-Fâtiha) e nel Dio Amore (1 Lettera di Giovanni 4,7) non possiamo arrenderci di fronte alla deriva attuale dell’umanità. Il mondo sta perdendo l’umanità; insieme vogliamo cercare di recuperarla. Agendo non solo per la cessazione delle guerre ma anche perché tutte e tutti abbiano cibo a sufficienza, un lavoro, una casa. Non restando schiavi delle nuove tecnologie escludenti, ma consapevoli dei limiti e dei rischi. Questa ricerca può accomunarci a tutte le persone di buona volontà che praticano la giustizia e l’amore. Il digiuno, che è un valore delle nostre tradizioni, ci richiama alla sobrietà, alla condivisione, a un uso intelligente delle risorse, a vedere la persona nella sua totalità di corpo e spirito.
Il Dio in cui crediamo è il Dio della Pace: siamo tutti e tutte figli e figlie di Abramo, nostro padre nella fede. Il dolore che proviamo per ciò che subiscono la popolazione di Gaza e le altre popolazioni devastate dalle guerre deve spingerci sempre più a ripudiare la guerra, a liberare le nostre religioni, e tutte le culture autenticamente umane, dalla connivenza coi sistemi di dominio basati sulla forza delle armi, a liberare il nome di Dio da ogni compromissione con la violenza. In particolare, come cristiani/e musulmani/e, dobbiamo avere il coraggio di continuare a camminare sulla via della “fratellanza” e della “sorellanza” tra credenti (cfr. Documento sulla fratellanza umana, per la pace mondiale e la convivenza comune), ma anche con tutte le persone che sognano un’unica famiglia umana in un arcobaleno di culture, nel rispetto e nella ricchezza delle differenze. Vogliamo continuare a credere possibile la pace nella giustizia, a partire dal superamento del conflitto israelo- palestinese. Ribadiamo: «Sentiamo di non poterci più ritenere credenti se non ci lasciamo «…guidare sulla via della Pace» (Corano, Sura Al-Mâ’idah), se non sapremo dire «Pace a voi!» (Vangelo di Luca 24,26), se non faremo prevalere l’impegno concreto sull’indifferenza di molti» (Appello XXIII Giornata). Adoperiamoci per porre fine alla spirale di violenza che si ritorce su sé stessa e per accogliere i semi di riconciliazione presenti tra palestinesi e israeliani, come l’esperienza di vita di Neve Shalom Wahat Al-Salam e l’impegno delle associazioni Parent Circle – Families Forum e Combatants for Peace.
Il Dio della Pace guidi i nostri passi perché possiamo contribuire alla costruzione di una società nella quale sia bandita ogni forma di violenza e di odio mettendo al centro la dignità di ogni essere vivente e la salvaguardia del creato.
Anche quest’anno invitiamo a organizzare incontri e riflessioni in occasione della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre, per costruire insieme, attraverso la conoscenza reciproca e il dialogo, la vera pace.
Comitato promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico Roma, 21 giugno 2025
