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Vita Nova del 12 Marzo 2023

N DISTRIBUZIONE IL NUMERO DI TOSCANA OGGI DATATO DOMENICA 12 MARZO

È in arrivo nelle case degli abbonati e nelle parrocchie il numero di «Toscana Oggi» datato domenica 12 marzo. Qui trovate la prima pagina del dorso diocesano.

La foto di copertina è dedicata a Olena Hryhorian, originaria dell’Ucraina, fuggita dal suo Paese invaso dalla Russia ed accolta nella nostra città. La sua storia, come quella di altri, è raccontata da Luigi Puccini a pagina VI del settimanale.

Riflettere, condividere e confrontarsi in gruppo sulla perdita di una persona cara: è l’obiettivo di «Con te, senza te», un ciclo di incontri promosso dal Consultorio familiare Ucipem di Pisa, che si svolgerà nei mesi di aprile e maggio. «Vorremmo dare alle persone che vivono il lutto la possibilità di condividere la loro esperienza, interrompendo il senso di solitudine, con l’obiettivo di trovare insieme nuove strategie per confrontarsi con la perdita subita e raggiungere un nuovo equilibrio, in cui il dolore, ascoltato, conosciuto e accolto, riesca ad integrarsi nell’esistenza quotidiana, per proseguire il cammino di vita con maggiore serenità». Il percorso – spiega la consulente familiare Edi Gabellieri «si articola in quattro incontri di gruppo, che si terranno mercoledì 19 e 26 aprile e mercoledì 3 e 10 maggio 2023, dalle ore 18 alle 19.30, nella sede del Consultorio familiare, a Pisa in piazza San Sepolcro 2». Per partecipare a «Con te, senza te» è richiesta l’iscrizione, da effettuarsi entro l’11 aprile 2023, tramite e-mail da inviare a  o attraverso messaggio WhatsApp al 353 418 2859, specificando: nome, cognome, data di nascita, recapito telefonico e indirizzo e-mail. La partecipazione è gratuita, con un contributo spese di 15 euro. La presentazione del percorso è a pagina II. 

Che cosa resta dell’economia e del commercio delle nostre città, adesso che finalmente la pandemia sembra definitivamente dietro le spalle? Possiamo parlare finalmente di ripresa, o lo spettro di una desertificazione delle nostre città è stabile dietro l’angolo? Non più tardi di una settimana fa, Confcommercio ha diffuso i dati sullo stato di salute dei negozi nelle principali città italiane. Il quadro che emerge dall’ufficio studi sulla demografia di impresa è tutt’altro che rassicurante, perché negli ultimi 10 anni sono sparite quasi centomila attività di commercio al dettaglio e oltre quindicimila imprese di commercio ambulante. Ce ne parla Alessio Giovarruscio a pagina III.

Dai settantadue «inviati» da Gesù – come ci racconta Luca – alla missione  cui tutti – preti, religiosi, fedeli laici – siamo chiamati, per rendere testimonianza del vangelo di Gesù. Una «missione» non facile perché oggi come poco meno di duemila anni fa i cristiani sono «agnelli in mezzo ai lupi». Può esser d’aiuto, dunque, viverla non da soli, ma insieme. «Insieme, l’unico modo per ricominciare» era il titolo dell’assemblea diocesana dell’Azione cattolica ospitata domenica pomeriggio nell’aula magna dell’istituto «Santa Caterina». Preziosa la riflessione offerta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto ad una platea composita, fatta di giovani ed adulti. Ha guidato l’incontro Alessandro Spinosa 45 anni, originario di Grosseto, sposato con Stefania e padre di Cecilia e Lidia, dal marzo del 2020 presidente diocesano dell’Azione Cattolica. La sua nomina avvenne alla vigilia del «lockdown» adottato dal Governo nel tentativo di limitare la diffusione del virus Sars Covid 19. Assemblee liturgiche ed associative interdette, uscite «limitate» all’indispensabile, gel e mascherine a gogò. Difficile per un’associazione che ha nel suo dna l’incontro, il confronto, l’abbraccio tra fratelli in Cristo. Come, allora, l’AC si è reinventata? Quale «strategia» ha adottato per dare un senso alla vita di tante persone – non necessariamente associate – catapultate, d’emblée, in isolamento? Andrea Bernardini ne ha parlato con lo stesso presidente diocesano dell’AC. L’intervista è a pagina IV.

Cerreta, nel Comune di Seravezza è un’oasi di pace ed anche di convivenza comunitaria. Nella bella stagione in piazza Barsacchi la cena è spesso organizzata e condivisa da tutti. È anche un paese ordinato, aspetto che salta agli occhi non appena che dalla valle del Vezza, poco prima di Ruosina, si imbocca la carrozzabile che, a partire dagli anni Settanta, si inerpica sulla sinistra. Basta fare alcuni tornanti e siamo all’ultima salita che porta all’abitato: intorno si distendono prati falciati ed orti coltivati con cura. Di questi tempi, a motivo dei narcisi che spennellano di giallo i terreni, è come se a Cerreta la primavera arrivasse prima che altrove. Ce ne parla Anna Guidi a pagina VII del settimanale. 

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