IN DISTRIBUZIONE IL NUMERO DI TOSCANA OGGI DATATO DOMENICA 4 SETTEMBRE
Dopo la pausa estiva torna – nelle case degli abbonati e nelle parrocchie – il settimanale Toscana Oggi. Qui trovate la prima pagina del dorso diocesano.
Sono tornati a casa stanchi, ma felici i cinquanta giovani che – dal 3 al 12 agosto – hanno partecipato al pellegrinaggio estivo a Santiago de Compostela. Un pellegrinaggio <ad limina sancti Jacobi>, compiuto nell’anno santo jacobeo e accompagnato dal direttore della Pìgi e amministratore parrocchiale di San Michele in Borgo e San Pietro in Vinculis don Salvatore Glorioso, dal direttore del centro pastorale per l’evangelizzazione e la catechesi – e viceparroco di Santo Stefano extra moenia, Immacolata ai Passi e San Pio X don Federico Franchi, da don Marco Teodosio Giacomino, viceparroco in Valdiserchio, dove è anche responsabile della pastorale giovanile – dalle suore Deborah Fraschetti, responsabile della pastorale dei giovanissimi e collaboratrice del nostro settimanale – e Maria Francesca Frasca e dalla segreteria della pastorale quasi al completo.
Sette sono state le tappe giornaliere, lungo il cosiddetto <cammino portoghese>, per un totale di 155 km, partendo da Ponte de Lima: ma il <viaggio> è iniziato prima, quando – nei giorni precedenti alla partenza – i giovani hanno ricevuto dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto il mandato missionario, oltre all’iconica t-shirt del cammino. Ci racconta tutto Maria Rita Battaglia a pagina II del settimanale.
Era l’alba del 12 agosto del 1944 quando soldati tedeschi di tre compagnie della 16. SS-Panzergrenadier-Division «Reichsführer-SS», comandata dal Gruppenführer Max Simon con l’ausilio di alcuni collaborazionisti italiani della Rsi circondarono l’abitato di Sant’Anna, frazione di Stazzema, mentre una quarta si attestava più a valle, sopra il paese di Valdicastello, per bloccare ogni via di fuga. In poco più di tre ore le Ss massacrarono 560 persone, tra cui molti bambini.
L’Eccidio di Sant’Anna è stato ricordato anche quest’anno. Al monumento ossario a Col di Cava si sono ritrovati in molti: autorità civili, militari, religiose, i sindaci della Versilia e di molte altre amministrazioni comunali di ogni angolo d’Italia. Tra i tanti presenti, due grandi assenti: Cesira Pardini superstite, scomparsa ad aprile di quest’anno, ed Enrico Pieri, storico presidente dell’associazione Martiri e superstite-simbolo di Sant’Anna, scomparso il 10 dicembre del 2021. Di tutto questo parla Andrea Bernardini a pagina III del settimanale.
Comunità carmelitana in festa si stringe intorno a fra’ Paolo Maria Guerrini, 53 anni, originario di Vinci, che questo sabato sarà ordinato sacerdote dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto in una concelebrazione eucaristica da lui presieduta alle ore 10.30 nella chiesa del Santo Sepolcro. La storia di fra’ Paolo – e in particolare la sua vocazione – è raccontata a pagina IV da Andrea Bernardini
Si apre il «sipario» sulla XXI edizione della Rassegna internazionale di musica sacra «Anima Mundi» organizzata dall’Opera della Primaziale pisana con il contributo della Fondazione Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa (la prenotazione dei tagliandi può essere effettuata solo online tramite il portale www.vivaticket.it): il prossimo venerdì 9 settembre alle 20,30 nella Cattedrale di Pisa è in programma uno dei capolavori più alti di tutta la storia della musica occidentale, la Missa solemnis op. 123 di Ludwig van Beethoven, diretta da Andrew Manze, celebre come direttore non meno che come violinista, alla testa dei cori riuniti del Norddeutscher Rundfunk Vokalensemble e del Westdeutscher Rundfunk di Colonia e dell’orchestra Radio Philharmonie dello stesso Norddeutscher Rundfunk, con la partecipazione di quattro grandi solisti. Trovate tutto a pagina V del settimanale.
Nell’immaginario collettivo l’estate in Versilia coincide con la vacanza a Forte dei Marmi: stabilimenti balneari superaccessoriati, hotel e locali pluristellati, negozi di lusso e, infine, il 28 agosto l’ambiziosa fiera di Sant’Ermete che chiude il periodo più intenso lasciando il passo al ritmo lento di chi rimane a settembre. Tuttavia, a ben vedere, c’è molto altro da scoprire e da apprezzare. Anna Guidi, a pagina VI di <Vita Nova> offre un affresco della stagione estiva non solo al mare, ma anche sui monti versiliesi.
C’è un fascino tutto particolare che emana dal litorale pisano e che l’andamento della stagione turistica in procinto di chiudersi (ma c’è ancora tutto settembre) confermano inequivocabilmente. Un lembo di terra affacciato sul mar Ligure, quel mare che a Marina di Pisa è come se entrasse direttamente nelle case, con il suo inconfondibile skyline e la vista di tramonti mozzafiato dai colori irripetibili; con le sue grandi spiagge dalla sabbia fine la città-giardino di Tirrenia è presenza bella e significativa che anticipa più a sud Calambrone, caratteristico con le architetture futuriste dei complessi in gran parte restaurati delle ex colonie. «Da oltre un secolo su questi lidi si fa turismo, e quest’anno in particolare un turismo che definirei a chilometro zero» – ci ricorda il nostro «Virgilio», imprenditore storico e profondissimo conoscitore del litorale pisano, intervistato da Alessio Giovarruscio a pagina VII del settimanale.
Anche questa estate si avvia verso la fine. Una stagione calda che non ha impedito di dedicarci a scoprire e promuovere territori non lontani dalla provincia pisana, coniugando passione e rispetto per l’ambiente e per il portafogli: i lunghi trasferimenti, di questi tempi, non giovano al pianeta e neppure alla tasca. Oggi vorrei raccontarvi delle potenzialità di un territorio che da vari anni mi vede esploratore appassionato. Siamo a Pisa, a poca distanza dal centro ma lontani da quartieri residenziali storici o di più recente sviluppo. Una zona particolare, ancora viva e ricca nella sua complessa identità, che la storia ha aiutato a stratificare. Porta a Mare, il quartiere operaio più grande di Pisa, una città che ha un centro storico ricco di magnificenze architettoniche famose nel mondo ma che include nella progettualità recente una immediata periferia altrettanto interessante. A voler raccontare di questa area in poche righe rischieremmo di perderci in mille rivoli, come fossimo tra i numerosi corsi d’acqua che la foce a delta dell’Arno disegnava nei secoli passati. Nino Guidi, per <Girovagar di loco in loco>, a pagina VIII, prova a partire dalla chiesa, dalla casa della comunità.